Ciao, vi scrivo per chiedervi chiarimenti in merito alla fruizione dei giorni di solidarietà perché mi è giunta voce da alcuni rappresentanti di altre sigle sindacali che sarebbe meglio non utilizzarli il venerdì, il lunedì o, comunque, in concomitanza di festività. Mi sapreste dare qualche dritta? Vorrei inoltre capire meglio perché l’azienda ha calcolato il numero di giornate di solidarietà obbligatoria da fruire nel 2017 al netto delle ex festività fruite nel primo semestre del 2016. Senza voler polemizzare... Ma se io non fossi stato d’accordo? |
Carissima collega, fruire delle giornate di solidarietà il venerdì, il lunedì o in concomitanza con festività non comporta alcuna penalizzazione.
Quello a cui si deve fare attenzione è l’importo retributivo settimanale ai fini del calcolo dell’anzianità contributiva. Proviamo a spiegarci meglio. L’anzianità contributiva viene calcolata in base alle settimane lavorate qualora l’importo retributivo settimanale sia maggiore o uguale a € 200,76 (pari al 40% dell’importo mensile del trattamento minimo di pensione). La maggioranza dei dipendenti del nostro settore astenendosi dal lavoro senza retribuzione per 3 giornate lavorative non hanno penalizzazioni sull’anzianità contributiva perché la retribuzione media è maggiore ai limiti stabiliti per legge. La nostra azienda ha specificato in più di un’occasione, e noi lo abbiamo ripreso nei nostri comunicati e sul nostro Parola alla FABI, considera il sabato e la domenica giornate retribuite, indipendentemente dal fatto che ci si assenti in solidarietà obbligatoria il venerdì o il lunedì. A questo punto si può sostenere che la totalità dei colleghi se lavorasse anche solo una giornata a settimana percepirebbe un importo retributivo settimanale superiore a € 200,76 fatta eccezioni per un numero veramente limitato di colleghi con un orario di lavoro particolarmente ridotto. In un’ottica di prudenza suggeriamo comunque di non fruire di più di 3 giornate di solidarietà consecutive che, tra l’altro, è il limite mensile indicato nell’accordo.
Ci dispiace constatare che sui giorni di solidarietà circolino ancora diverse leggende, tuttavia siamo qua, per quanto possibile, proprio per fare chiarezza. In merito al tuo secondo quesito, cioè il metodo adottato dall’azienda per calcolare il numero di giornate di solidarietà obbligatoria da fruire nel 2017, essa ha tenuto conto del fatto che molti colleghi avevano già fruito di ex festività prima dell’accordo sulla solidarietà e non le avevano potute compensare nel 2016. L’Amministrazione del Personale aveva preso l’impegno di consentire anche ai questi colleghi di poterle in qualche modo compensare nel 2017. I colleghi che non le hanno compensate, ma che quest'anno intendono utilizzare tutte e 12 le giornate di solidarietà obbligatoria previste, non hanno nulla di cui preoccuparsi. Abbiamo già sottoposto sia il problema all’Ufficio Politiche del Lavoro che la soluzione: sarà sufficiente contattare i rispettivi referenti delle Risorse Umane per comunicare che si intendono utilizzare tali giornate, fino al raggiungimento del numero complessivo di 12, e chiedere che siano inserite in procedura con un apposito giustificativo: per esempio “Aspettativa motivi personali non retribuita”. Nelle note verrà precisato che si tratta di giornate di solidarietà obbligatoria.